I bastioni di Varsavia
Parole e Musica di Jacques Brel
Madama mena il culo sui bastioni di Varsavia,
nell'interpretazione di Duilio Del Prete
Madama se l'abbronza sotto il sole dell'Italia,
Madama gioca il cuore al luna-park della sua Eva.
Per me madama se la cava.
Madama va a cavallo al palio delle sue menate,
Madama con l'occhiaia sempre più calamarata,
Madama è musa di uno stronzo che le fa da vate.
Per me madama l'ha piazzata.
Mentre a me tocca far
Il guardaroba all'Alcazar.
Madama se la tira fino al fondo delle Francia,
Madama tette a tette fino al fondo di una mancia,
Madama la paturnia lungo il lago di Costanza.
Perché madama è una potenza.
Madama col suo cocco un suo botolo da fogna,
Madama cambia infanzia quando cambia la bisogna,
Madama la vien fuori con l'accento parigino.
Ben vero che vien da lontano.
Mentre a me tocca far
Il barista all'Alcazar.
Madama col ruggito di una chioma leonina,
Madama con lo sguardo su ogni vecchio che ha la grana,
Madama usa il sorriso come tu la vaselina.
Madama è proprio birichina.
Madama va di coppa in fiasco in botte in damigiana,
Passeggia i gonococchi di una scuola di marina,
Madama dice in giro che mi chiamo Jacqueline.
A dir così non è carina.
Mentre a me tocca far
La soprano all'Alcazar.
Madama ha mani in pasta in vari corpi dell'armata,
Madama mi puttana in ogni bisca malfamata,
Madama va in carrozza perché io tiri la volata.
Per me madama è esagerata.
Madama tiene banco quando io faccio bancarotta,
Madama tiene roba che mi ha tutta fatturata,
Madama gira in Rolls mentre io tiro la carretta.
Madama la va un po' di fretta.
Mentre a me tocca far
Il lavapiatti all'Alcazar.